Psicoterapie Brevi approfondisce sia i principi teorici che gli aspetti pratici delle terapie brevi.
Hoyt però sa bene che ci sarebbe molto da dire (la bibliografia comprende oltre 800 riferimenti scientifici, tra libri e articoli) e così usa una parte del libro per spargere anche alcuni suggerimenti pratici che non ha potuto approfondire, lasciando al professionista la possibilità di farlo.
A partire da oggi ne pubblicherò uno a settimana, ogni venerdì, in forma ridotta: tieni presente che nel libro, seppur brevi e condensati (vanno da poche righe a massimo una pagina), Hoyt dà sempre dei riferimenti bibliografici a cui far riferimento.
Il titolo di ogni suggerimento è una mia sintesi, e oggi si parte con un punto molto chiaro: non sottovalutare le risorse i punti di forza del cliente.
Questo è un argomento ricorrente nel libro. Infatti Hoyt riporta numerosi spunti che mostrano come la capacità di individuare e usare i punti di forza del cliente aumenta l’efficacia della terapia e ne riduce la durata. E i motivi appaiono piuttosto evidenti.
Nel libro Hoyt ricorda un passaggio molto importante:
“Non siamo noi a cambiare realmente i pazienti: noi creiamo dei contesti in cui loro possano cambiare se stessi.”
Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Direttore della collana Brief Therapies
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