Chi conosce l’opera di Milton H. Erickson sa come questo terapeuta abbia cambiato il modo di vedere la resistenza e il modo di utilizzarla in terapia, tanto che Hoyt lo cita diverse volte in Psicoterapie brevi.
Un aspetto essenziale, per Hoyt, è il fatto di non puntare i piedi di fronte a una resistenza, tentando strenuamente di abbatterla.
Erickson, a proposito, avrebbe detto che la resistenza ci dice, anzi, quali sono le modalità di collaborazione a disposizione della persona. Steve de Shazer, terapeuta breve padre dell’approccio solution-focused (approfondito da Hoyt) scrisse in proposito un interessante articolo dal titolo La morte della resistenza.
Bisogna perciò imparare a integrarla nella propria strategia terapeutica o, con altre parole, a utilizzarla, appunto.
Con una citazione di Ian Maclaren, Hoyt ricorda che:
“Chiunque incontrerai sta combattendo una dura battaglia”.
Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Direttore della collana Brief Therapies
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