A volte, di fronte alla mancanza di progressi, alcuni terapeuti possono fare l’errore di dare la colpa al paziente: “è resistente”, “non collabora”, “non ha abbastanza motivazione”, “è troppo grave”…
Tutti ci blocchiamo, ricorda Hoyt in Psicoterapie brevi, in cui invita il terapeuta prima di tutto a consultare il paziente.
È incredibile quanto a volte sia risolutore chiedere: “Secondo te cosa occorrerebbe, ora, per fare un progresso?”. E naturalmente, ricordiamoci dei nostri colleghi: spesso uno scambio con loro può essere illuminante.
Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Direttore della collana Brief Therapies
ACQUISTA ORA “PSICOTERAPIE BREVI. Principi e pratiche”!
CLICCA QUI.