I terapeuti del Brief Therapy Center di Palo Alto (come Paul Watzlawick, John Weakland e Richard Fisch) usavano dare dei compiti (o prescrizioni) ai propri clienti come strategia integrativa.
Uno dei problemi principali, dicevano, era far sì che il paziente accettasse di fare il compito, che a volte poteva sembrare strano, banale, illogico, paradossale.
Seguendo i loro studi e quelli di autori contemporanei e successivi (come Milton Erickson e Steve de Shazer), Hoyt in Psicoterapie brevi sottolinea l’importanza di calzare i compiti sulla persona:
“Se stai pensando di dare un compito, assicurati che ciò che andrai a proporgli sia realistico e che il cliente sia disposto a farlo.”
Alcuni terapeuti sono eccessivamente direttivi con pazienti ritenuti “resistenti”, i quali invece collaborerebbero di più nel momento in cui ciò che gli si chiede di fare viene calzato in modo sartoriale su di loro.
Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Direttore della collana Brief Therapies
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